E' una figura in netta crescita nel panorama delle aziende che si rivolgono al web per strategie di marketing promozionale, quella del social media manager. Le aziende hanno sempre bisogno di persone capaci e preparate, poiché oggi è vietato darsi all’improvvisazione. Un mercato sempre più complesso ed articolato, dove gli utili d'impresa sono sempre più risicati, dovrebbe prevedere una digital strategy personalizzata, pensata ed applicata nei tempi e nelle modalità corrette, obiettivo assolutamente inarrivabile da chi si ingegna e si improvvisa “esperto”.
Tuttavia, parlare ora di aziende che investono sul web solo perchè hanno necessità di farsi conoscere, è una logica anacronistica. Non v'è alcuna attività ed impresa che può affrontare il mercato, e che sul mercato vuole rimanere, che può sfuggire alla necessità di promuoversi, di rendersi visibile. Sono oltre l'88% (istat luglio 2016) le aziende in ambito europeo che hanno almeno un profilo social, soprattutto su facebook. Molte sono poi quelle presenti sugli altri social, da Twitter a Pinterest, da Linkedin ad Instagram ad altri.
Serve chiedersi però come sono gestiti questi profili, quale immagine trasmettono, in che direzione e con quale impatto finale sull'utenza, vale a dire, sulla potenziale clientela arrivano.
A volte un'immagine neutra, che non cambia il potenziale dell'esercizio commerciale o azienda, altre volte trasparente, poiché incapace di arrivare, altre volte ancora negativa, in quanto trasmette il sentimento di chi la gestisce, quasi sempre in forma totalmente amatoriale, senza capire che con l'istinto “di pancia”, altro non fa che molto male al brand che sta dietro.
Ergo, assolutamente indispensabile rivolgersi ad un social media manager per ottenere risultati positivi e tangibili, a meno che non siamo dei tafazi autolesionisti.
Proviamo a descrivere questa figura entrata prepotentemente nelle campagne di web marketing e proviamo a fare un po’ di chiarezza.
Gli argomenti sono i seguenti
- Cos’è un social media manager
- Qual'è il suo lavoro
- Come opera il social media manager
- Come si diventa social media manager?
- La Formazione
- La Gavetta
- L'Esperienza personale
- Le competenze di un social media manager
- Meglio lavorare in azienda o come freelance?
Cos’è un social media manager Il social media manager è un professionista che lavora con i social, gestisce una o più piattaforme in base alle necessità. Il social media manager è un esperto che studia e produce un progetto di social network e ne cura lo sviluppo. I fruitori di questo servizio sono aziende, liberi professionisti, realtà no profit o altro che hanno in comune la volontà di rendere noto il proprio prodotto, servizio, operato. Non necessariamente il progetto deve tendere a produrre diretti profitti, bensì a raggiungere di obiettivi che cambiano in base alle esigenze e realtà affrontate.
La sostanziale differenza rispetto all'operare con la formula “fai-da-te” è la visione d’insieme che ha il social media manager, la capacità quindi di inserire le proprie azioni in una strategia.
Il social media marketing è un’attività direttamente collegata al blogging e alla SEO e, possibilmente, anche al web design. Strategie corrette che danno risultati soddisfacenti partono idealmente da un lavoro di team, dove ogni aspetto è pensato e poi realizzato. Chi lavora con questo concetto ha chiaro che è necessario andare oltre l’isolamento dello strumento e delle sue metriche immediate, utili soltanto per una misurazione superficiale. Il social media manager ha chiaro un concetto che deve essere condiviso dal cliente, che stabilisce che prima del prodotto viene l'immagine che lo stesso è capace di trasmettere.
Non vi sarebbero capi di abbigliamento e profumi, automobili e gioielli, penne e borse, orologi ed occhiali ed ogni altra cosa che si pone sul mercato, il cui costo è 3, 5, 10, 100 volte tanto quello dei suoi simili. E la ragione della ricerca, della qualità, dell'esclusività, sono belle e buone bufale, perchè dietro c'è, solo ed esclusivamente, un'opera di brand image.
Quale lavoro svolge in concreto
Il social media manager ha profonda conoscenza del mondo social web e di chi sta dietro a questo sistema, nei suoi tecnicismi e nel suo target. Il social media manager studia il prodotto da veicolare e i competitor, poi definisce un piano editoriale per ogni canale, curandone snodi ed intrecci che si trovano intorno all’azione. Studia e crea i contenuti testuali e di grafica in funzione del mercato da aggredire e degli obiettivi preposti.
Il social media manager, quindi, dopo aver pianificato una strategia ad hoc per il cliente ed individuato i social idonei, sviluppa un'azione adeguata, diversificata e continuativa, tenendo monitorati esiti e sviluppi attraverso strumenti specifici capaci di rendicontare l'andamento della campagna.
Poichè, come detto, il social media manager necessita di intervenire sul web con tempi, argomenti e formati specifici, come testi, immagini, GIF animate, video e altro, deve prevedere una stretta cooperazione con grafici, editing web, copywriter. Una fase successiva, quando i profili social assumono dimensioni importanti, diventando un canale di customer care, potrebbe valere la pena di avvalersi di un community manager.
Anche per attività di advertising o promozione di un’offerta, il social media manager si confronta con esperti di social media strategist, per creare un team professionale ed esperto nelle specificità.
Come diventare social media manager? Un aspirante social media manager è una figura che ricalca le altre professionalità del web, ma del mondo del lavoro in generale. Le tre fasi fondamentali sono la Formazione, la Gavetta, l'Esperienza personale.
Una corretta ed efficace Formazione proviene da un insieme di fattori che partono essenzialmente da un solo e primo valore: la passione. Smanettare, anche se il termine è brutale e fuorviante, risulta invece un'ottima pratica in chiave crescita, preceduta obbligatoriamente, però, dalla frequentazione di corsi specifici, dalla condivisione con gruppi di persone aventi la stessa passione, dalla lettura di libri, dalla frequentazione di blog, dalla partecipazione ad eventi e fiere del settore.
E' quindi necessario spendere denaro per conoscere, un imprescindibile investimento senza il quale non è possibile offrire servizi e consulenze qualificate.
La collaborazione con una qualificata web agency o la vicinanza e la collaborazione con un professionista affermato, velocizza inevitabilmente la formazione e contribuisce a scoprire i trucchi del mestiere e le infinite vie del mondo social. Anche questo passaggio deve essere vissuto come investimento, poichè spesso sono impieghi poco retribuiti, ottimi però per fare esperienza ed acquisire know how.
Terminata la fase di formazione e la gavetta, lo step successivo è l'esperienza diretta. Per diventare social media manager, come anche per gli esperti SEO o blogging, si deve puntare sull’esperienza personale, quella che direttamente chiede di metterci la faccia.
Si apre un profilo Facebook professionale, un account Twitter, Instagram, YouTube e si lavora sulla propria pelle, presentandosi, promuovendosi, scrivendo, allo scopo di creare curiosità ed interesse attorno alla propria figura, senza fermarsi mai in questa direzione, perchè sul web, come nella vita reale, conti se ci sei.
E bisogna sempre ricordare che quanto appreso oggi è già vecchio, perchè il web è un mondo che viaggia alla velocità della luce, e ancora di più. Le piattaforme cambiano ogni giorno, con loro le logiche e le tecniche, per cui non ci si può permettere di abbassare mai la guardia.
Le competenze di un social media manager
Profonda conoscenza delle piattaforme, monitoraggio e interpretazione dei dati, abilità nello studio del target, gestione dei codici per una corretta comunicazione con il pubblico, uso consapevole dei tool per la creazione di contenuti, come Canva, Photoshop, iMovie ad esempio, e per osservare il campo d’azione, Hootsuite e Tweetdeck su tutti. Sono competenze che possono essere utili avere in proprio anche se, come detto, possono essere superate con la creazione di un team di lavoro. Certo è che una diretta conoscenza non guasta per niente.
Come dipendente di un'azienda il social media manager può coordinare un gruppo di lavoro composto da diverse specializzazioni, dal community manager al strategist, dal web analyst all'esperto di content marketing, o può rappresentare, nelle realtà più grandi, un importante ingranaggio di un meccanismo più complesso.
Vige sempre comunque la regola per la quale nessuno sa e può fare tutto, ma è necessario avvalersi di soggetti con competenze specifiche, particolarmente quando si affrontano progetti importanti o clienti impegnativi. Lo sviluppo della migliore prestazione e il raggiungimento dei migliori risultati è dove c'è una visione d’insieme, quando viene usata quella chiave che consente di visualizzare il proprio lavoro all’interno di un piano più ampio.
Meglio lavorare in azienda o come freelance?
E' la domanda delle cento pistole. Impossibile dire, le variabili sono troppe, a partire da sé stesso. Molti bravissimi social media manager operano all'interno di aziende, altri non eccelsi operano in totale autonomia.
La risposta può essere: cosa vuoi fare tu da grande?
©Roberto Roby Rossi