Un aspetto molto rilevante nella scelta della struttura dove “
vivere” la vacanza è dato dalle
recensioni.
Le recensioni determinano la
web reputation, vale a dire quell'insieme di valore e fiducia attribuita ad un brand, sul mercato di
internet, dagli utenti del mercato di riferimento.
Sempre più spesso sentiamo parlare di
recensioni di hotel, B&b, ristoranti e come fossero i voti sulla pagella per uno studente. Ed è così.
Il voto alto offre all’utente una maggiore garanzia di qualità di servizio e lo promuove scegliendolo. Al contrario il voto basso agirà sul potenziale cliente in modo negativo, penalizzandolo nella scelta, magari bocciandolo.
Peccato se poi le buone recensioni si possono ottenere attraverso formule… variegate, tali da non corrispondere spesso alla realtà. Prima dell’avvento delle
OTA le recensioni erano sostituite, e con ben maggiore credibilità, dal cosiddetto
WOM,
word of mount, cioè il “
passaparola”, qualcosa che suona oggi come vetusto, antico. Eppure, dalla sua, il passaparola era quanto di più umano e credibile potesse esistere.
La mancanza del mondo virtuale dentro il quale siamo tutti piombati piè pari consentiva di promuoversi attraverso la propria clientela che, se contenta divulgava la propria soddisfazione nell’ambito delle proprie conoscenze e amicizie, al contrario spargeva pareri negativi, tutto però in virtù di una prova provata.
Sul web, invece, si possono acquisire buone valutazioni semplicemente acquistando “
recensioni” attraverso agenzie che di mestiere fanno questo o, in alternativa, per i più scafati e “
furbetti”, creandosi una serie di account fittizi (
fake) utili a generare appunto una reputazione positiva.
continua...
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