Sono dati apparentemente eccezionali, ma non per gli addetti ai lavori attenti e con gli occhi e la mente aperti agli sviluppi della new comunication. I dati ufficiali di tutte le società di statistica, a partire da e marker e Infografica, parlano di un 2019 che registrerà percentuali superiori all’83% per gli investimenti in pubblicità digital sulle piattaforme programmatic. E al mobile device andrà la fetta più grossa.
La combinazione di programmatic e mobile è la carta vincente della promozione, da quella territoriale e turistica a quella dei prodotti della grande distribuzione, dai servizi alle assicurazioni e ai prodotti finanziari in genere.La spesa per il programmatic digital display advertising in America sta raggiungendo, per la fine del 2017, il traguardo dei 32,5 miliardi di dollari. Nei prossimi due anni, entro il 2019, più di 4 dollari su 5 investiti sul digital display (circa 45,72 miliardi di dollari) passeranno attraverso processi automatizzati, quelli appunto gestiti in programmatic advertising.
A crescere, continuano le stime, sarà soprattutto la quota destinata, come detto, al mobile, grazie anche all’influenza esercitata sul mercato da Facebook e Google. Entro il 2019 circa l’80% della spesa pubblicitaria sul programmatic andrà sul mobile, preferito al desktop.Aumenterà poi anche il peso del video programmatic: entro il 2019 il 77% di tutta la spesa per la pubblicità video sul digitale sarà proprio legata al programmatic.
Si aprono scenari nuovi nel web marketing, con figure che assumono maggiore spessore, per campagne più mirate e funzionali, dove lo spreco devia inevitabilmente da una mancanza di preparazione e di conoscenza. L’evoluzione del web è continua, costante e corre come un bolide. Se non sei un pilota, ti fai male!